– In viaggio con Daniele –

Rubrica a cura di Daniele

Sarà l’altitudine ma la luce ed i colori sembrano più vivi. Le acque del lago Titicaca (3.820 m slm) sono di un blu intenso, rotto ogni tanto solo dal giallo oro delle canne che vi si specchiano.Vediamo le Islas Flotantes, isole galleggianti, costruite dalla popolazione degli Uros con le canne del lago. Sono piccole isole abitate che galleggiano e che possono muoversi spostandosi sull’acqua.

foto di Daniele

Bisogna stare attenti a camminare perché sono formate da diversi strati di canne che via via marciscono e vengono ricoperte da nuove piante. E’ come passeggiare su un tappeto morbido. La loro origine è singolare. L’idea delle isole galleggianti è venuta agli Uros alcuni secoli fa per sfuggire alle invasioni via terra di altre popolazioni. Un po’ come scappare portarsi dietro la casa.

foto di Daniele

Visitiamo Taquile, una vera isola, dalla quale possiamo ammirare tutta l’estensione del lago. In lontananza riusciamo a scorgere le coste della Bolivia.

Nell’isola è importante la tradizione della tessitura, portata avanti in particolare dagli uomini. Non è difficile vederli lavorare a maglia camminando lungo le strade della cittadina principale. Gli uomini portano un berretto di lana fatto a maglia di diversi colori. Il rosso identifica gli uomini sposati mentre il berretto rosso e bianco è per gli scapoli. Non c’è da sorridere, si tratta solo di un identificativo sociale tipico di tutte le popolazioni, basta pensare alla nostra fede nuziale al dito. Ci fermiamo a mangiare qualcosa in un piccolo locale. Ovviamente del pesce e una specie di zuppa di verdura. Tutto molto buono.

foto di Daniele

Riprendiamo il battello per ritornare a terra. Ci sediamo fuori ben coperti. Il sole inizia a calare e si alza una leggera brezza. Vogliamo godere per l’ultima volta di questi colori meravigliosi, diversi nelle diverse fasi della giornata.

Testo e foto di Daniele

Daniele la prossima volta ci porta in Cina. Ci ritroviamo qui il 18 marzo?