A Cervo tra archi, fiori e pentagrammi.

Cervo-arco-entrata-superiore-0-photo-by-Tiziana-Bergantin-A400Preparati, te lo dico fin d’ora, ci saranno molte foto! Si lo so, sono tante, ma se ben ricordi è stato impossibile restare a guardare senza scattare una foto dietro l’altra. Una volta oltrepassato l’arco d’accesso la bellezza del borgo ci ha incantati e dopo la meraviglia iniziale il desiderio di immortalare quello che stavamo guardando è esploso.

Ma quanti tesori custodisce il nostro Bel Paese?

Una volta superato l’arco d’ingresso ci si ritrova in una piazzetta di piccole dimensioni e si rimane a bocca aperta. Impossibile non notare la rigogliosa cascata di bouganville che adorna la torre circolare del castello. Sul lato opposto si trova un piccolo bar e intorno alla piazza si aprono vicoletti che invitano ad addentrarci. Dopo qualche minuto tu mi esorti a proseguire impaziente e allora andiamo alla scoperta di Cervo, uno dei Borghi più Belli d’Italia.

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Seguendo l’Aurelia, che da Genova va verso Imperia, si supera la cittadina di Andora e dopo pochi chilometri incontriamo Cervo aggrappata al fianco del colle che degrada verso il mare. Ti ho confessato che non me la sentivo di scalare tutti quei gradini fino in cima, ricordi? E allora abbiamo deciso di “prendere il borgo alle spalle” risalendo in auto il colle fino al punto più alto. Una volta in cima un piccolo tunnel introduce in piazza Santa Caterina dove domina il Castello dei Clavesana, oggi sede del Museo Etnografico del Ponente Ligure.

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Perderci tra le strette viuzze del borgo è stato divertente. Ci siamo tuffati nel complicato intreccio dei vicoli senza pensarci due volte, in realtà districarsi è stato più semplice di quanto potesse sembrare, all’interno del borgo le auto non possono circolare, le vie sono talmente strette che il transito sarebbe impossibile. Archi, gradinate, fiori, piante, panorami mozzafiato, tutto contribuisce ad accrescere il fascino del borgo. I raggi del sole penetrano a fatica tra le mura degli alti palazzi regalando suggestivi giochi di luci e di ombre. Ad ogni angolo cresce la voglia di scoprire cosa c’è oltre quel muretto, dove porta quella scaletta, cosa ci aspetta alla fine di questa via. Senza ombra di dubbio Cervo è un sito di grande ispirazione per un pittore… perché per un fotografo no?

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Dopo aver girato in lungo e in largo, in alto e in basso, arriviamo nei pressi dell’Oratorio di Santa Caterina. Il suono di un violino attira la nostra attenzione. Diamo una sbirciatina all’interno, il portone d’ingresso è spalancato, non vorrei entrare perché temo di disturbare ma tu riesci a convincermi e ci sediamo sul gradino interno con il portale alle spalle. Quattro ragazzi, al centro dell’altare, stanno accordando i loro strumenti, poi iniziano le prove. Il suono degli strumenti inonda tutto l’edificio e l’atmosfera trasforma la nostra mattinata in qualcosa di magico. L’acustica è perfetta e noi siamo gli unici spettatori di un momento speciale. Con l’arrivo di altri curiosi la prova termina e la nostra escursione alla scoperta del borgo prosegue. (se vuoi ascoltare il brano eseguito clicca qui)

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Tra una cosa e l’altra non ci siamo accorti di essere arrivati quasi ai piedi del borgo, il mare è lì, appena un poco più in basso, giro il capo e lo sguardo sale, sale fino a lassù in cima… oh no, ora ci tocca di risalire!


Qui succede che…

Cervo è un sito culturale molto attivo, la città viene definita “Il borgo della Musica” e ospita ormai da mezzo secolo Il Festival Internazionale della Musica da Camera. La 52esima edizione 2015 offre un ricco programma per gli amanti della buona musica. Nel periodo di fine estate centinaia di giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo partecipano ai corsi delle Accademie Internazionali di Perfezionamento.


Ufficio I.A.T. Cervo

Piazza Santa Caterina, 2
tel. 0183 408197  –  fax 0183 96127


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