No, non è una favola, voglio parlarvi di un angolo molto noto all’interno del castello di Praga: il Vicolo d’oro. Questa pittoresca via oggi è meta di innumerevoli visite da parte dei turisti. In origine la storia ci racconta che ai tempi di Rodolfo II, il regnante destinò le abitazioni a ventiquattro arcieri per difendere le mura del castello. Col tempo la piccola via ospitò sempre più famiglie, tanto che le case dovettero ridurre di molto le misure. Le esigenze di superaffollamento fecero sopraelevare i caseggiati di un piano, alcuni soffitti sfioravano appena il metro di altezza. Il nome del vicolo deriva dai molteplici orafi presenti in quel periodo.
Nel 1700 Maria Teresa D’Asburgo, per motivi di igiene, ordinò agli abitanti di risanare il vicolo e le piccole case furono ristrutturate, molti abitanti dovettero lasciare il vicolo. Le case furono occupate fino alla metà del diciannovesimo secolo, oggi la via è completamente dedicata ai turisti che accorrono numerosi per visitarla.
Leggendo la guida viene segnalato che qui abitarono anche alcuni personaggi famosi, tra cui lo scrittore Franz Kafka e il premio nobel Jaroslav Seifert. Per fortuna, in alcune case sono stati mantenuti oggetti, mobili e suppellettili che ci ricordano come si viveva nelle differenti epoche, altre case invece si sono trasformate in caratteristici e colorati negozi di souvenir. Le finestrelle dei negozi sono molto carine, ognuna personalizzata con gusto.
Io e Piero facciamo come milioni di visitatori: entriamo nella casa numero 22 dove abitò Kafka. Mi aspetto di vedere qualcosa di più personale, mi aspetto perlomeno di trovare un piccolo museo che renda omaggio all’illustre scrittore, invece l’abitazione è adibita a negozio che vende i suoi libri, e non solo. Acquisto il mio volume in versione italiana e usciamo un po’ delusi.

Al piano sopraelevato che sovrasta le casette, corre un lungo e stretto corridoio allestito con scudi e alabarde. Anche qui è presente un negozio dove si possono acquistare le riproduzioni di armi d’epoca, scudi e armature.
Il vicolo è legato non solo a fatti storici ma anche a molte leggende. Durante il regno di Rodolfo II, nacquero molte storie legate alla sua passione per l’occultismo, per la scienza. Il re a quel tempo, amava circondarsi di strani personaggi a cui chiedeva insolite prestazioni. Sugli alchimisti di corte gravava un compito difficilissimo: trovare la formula che trasformasse i metalli poveri in oro. L’alta aspettativa del regnante rasentava la follia: trovare l’elisir dell’eterna giovinezza… cosucce! Le casette del vicolo offrivano loro agi e comfort e il re in cambio pretendeva le miracolose formule e dedizione assoluta.

Un castello non è un vero castello se non ha le sue prigioni? Anche qui, nel castello di Praga, alla fine del vicolo, scendendo una scala, si incontra la torre di Daliborka. Il torrione, addossato al muro di cinta del castello, alla fine del 1700 fu adibito a prigione. Appena scesi i gradini, che portano all’interno della torre, l’atmosfera si fa pesante, una sala di modeste misure, mette in mostra strumenti inquietanti. Il culmine dell’angoscia claustrofobica mi prende quando scendo al piano inferiore. Una stretta e angusta scaletta ci porta in un ambiente ostile, cupo, il senso di oppressione che provo è tale che il desiderio di uscire è impellente.

Nel 1800 il vicolo visse forse il suo periodo peggiore e lo vide diventare un ricettacolo di malfattori: il degrado ebbe il sopravvento. Verso il 1950, quando gli ultimi abitanti se ne furono andati, il vicolo venne ristrutturato come lo vediamo ora: l’era del turismo fece il suo corso.
Ciao a tutti e grazie per i vostri commenti.
Paolo non sai che piacere saperti qui. Vengo a vedere se trovo le tue tracce di la da te. Un saluto.
Turista -Un abbraccio Monica.
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Semplicemente stupendo.
Era come esserci.
Peccato per la visita alla casa di Kafka.
Paolo
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Ero a Praga esattamente un anno fa.
Spero di tornarci presto. Come ti ho già scritto in altri post, porto nel cuore quel viaggio. Baci
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…passavo di qua per augurarti una buona domenica sera! Un caldo abbraccio!
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molto bello questo escursus sul vicolo d'oro che nonostante tutto fa vedere un apsetto di praga caratteristico e insolito
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Tiziana ama allora mi vuoi proprio metter voglia di questa città!!! Il copriletto delle camere da letto e lo steccato verde… stupendi 🙂
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bel ricordo grazie
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I tuoi reportage sono sempre molto interessanti!!!!
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Bellissimo angolo incantato, grazie di averlo condiviso, buona serata.
Tiziano.
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A parte la condivisibile delusione per la casa di Franz Kafka,debbo dire che è molto interessante seguirti nella scoperta della bellezza di Praga,città che,grazie
a te,comincio a conoscere.
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Me lo ricordo questo angolino magico …ma tutta Praga lo è. Una via parecchio turistica, come anche tu riconosci, ma che mantiene comunque il suo fascino perché ti permette di immaginare concretamente…
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Wow. Le casette iniziali sono deliziose e anche io come Ila ho immaginato gnomi ed elfi che ci abitavano auhuhauha XD
Per il resto…sembrerà strano..ma io adoro i luoghi cupi e un po' paurosi 😉 quanto mi sarebbe piaciuti visitarli ^-^
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Titti -Graie cara.
Marina – Ciao tesoro.
Girl -grazie per l'info.
Chiara -eh si è decisamente carina.
Turista -grazie per il blog e sono contenta di condividere questo viaggio con i tuoi ricordi. Ciao cara.
Cavalletto -ti ringrazio cara Debora.
Clau -grazie cara Claudia
Erika -sono contenta di averti proposto qualcosa di nuovo cara Erika, non è così facile. Un bacio.
Nega -grazie mia cara
Tiziana – ogni tanto bisogna dare una spolverata. Ciao ciao
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ciao, molto belle il blog la grafica nuova! è molto più ordinato! ciao ciao
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Che bello il vicolo d'oro!!!!! E che splendide foto!!! E' bellissimo viaggiare con te, cara!!
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Lo sai che non ricordavo questa zona di Praga, cara Tiziana?
Puntata di viaggio alquanto dettagliata e foto scattate molto bene.
Brava!!!
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Muoio sempre più dalla voglia di conoscere Praga…che luogo fantastico!!!
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Hai scelto dei particolari bellissimi da raccontare!
I colori delle case e i souvenir sono molto piacevoli!
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innanzitutto…ma quanti cambiamenti sul bloooooooooooooog!!! Mi piace tutto 🙂 Che dirti del tuo viaggio? Che continua ad entusiasmarmi, passo dopo passo, guardando con i tuoi occhi quello che ho visto io, ormai 10 anni fa (quanto tempo è passato!). P.S. ha colpito anche me la frase di Exodus. Baci cara!
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Mi piace la casetta della sesta foto! 🙂
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che meraviglia! mi viene in mente il villaggio di Bunratty che ho visto in Irlanda!
una curiosità per i tuoi lettori: oggi ho pubblicato un post con le foto del porta oggetti che hai confezionato per le 3 vincitrici di Mettilo in Valigia! se vuoi e volete vederlo andate qui:
The Girl with the Suitcase
un bacione e ancora grazie Tizi!
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Il viaggio gotico dentro Praga continua… che voglia di partire cara amica mia 🙂
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Ho adorato questo vicolo e tutte le sensazioni che mi ha dato!
Che bello “rileggerlo” attraverso di te!
Un bacio,
Titti
http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.com/
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Adriano – Praga è piena di fascino e misteri. Grazie.
Exodus – Si è vero ci sono casi dove gli uomini sono un bel dilemma, in questo caso se ne sono andati alcuni e subito ne sono arrivati altri per cambiare le condizioni di quel tempo, chissà quale sarà stata la condizione migliore. Grazie Exo.
Sabrina – Parigi è magnifica era la prima della mia play-list, Praga l'ha superata (di pochissimo). Ciao cara.
Chris – assolutamente no, se sei matto tu a lavorare di fantasia, sarebbe bello ce ne fossero molti. E' impossibile non farlo quando sei parte di alcuni ambienti, la mente corre veloce incontro ai racconti di storia e immedesimarsi è facilissimo. Ho voluto presentare quella foto (il letto nero) con una certa drammaticità perché quella stanza sotterranea dava quella sensazione. Grazie per i tuoi commenti, a presto.
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Ciao Tiziana, il tuo articolo e' molto interessante e la lettura mi ha affascinato. Dopo averlo letto ho riguardato le foto e mi sono immaginato la gente con i vestiti d'epoca che percorreva la strada. Mi sono soffermato anche nell'immagine del letto nero, un po' sinistro a dire il vero e li, mi immaginavo maghi e stregoni alle prese con riti pagani. Mi piace usare la fantasia perche' sono episodi storici realmente successi e la mia immaginazione e' il mio tramite che mi fa vedere la storia con gli occhi di un bambino.. sono matto?? 🙂
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caspita,praga è una delle città che mi piacerebbe visitare prossimamente,quest'anno abbiamo in programma parigi,poi si vedrà….
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Bella la tua ultima frase: sono convinto che le cose possano, in generale, cambiare solo così, quando gli ultimi se ne vanno e lasciano possibilità di cambiamento. Se dice che gli uomini siano opportunità, spesso diventano solo ostacoli.
Foto davvero splendide.
Come ho già scritto, Praga è l'unica città europea che ho avuto davvero voglia di visitare. Sarà perchè ho letto per anni un fumetto ambientato lì!!!
Ciao!
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Una città magica e bella che lascia svelare a poco a poco arcani misconosciuti gioielli.
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Ciao cara Ila. Mi fanno sempre tanto piacere i tuoi commenti. Quel Rodolfo aveva proprio delle belle pretese! Cara Ila hai detto bene, è come se “sentissi” la sofferenza di quelle sciagurate persone che hanno vissuto in quegli ambienti e sto male. Pensa che una volta, nella Rocca di Assisi, stavo quasi per svenire. Un bacio cara.
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Ciao Tizi! ..e buon inizio settimana!
Che belle quelle casette colorate…non so per quale motivo ma mi fanno venire alla mente un piccolo villaggio abitato da nanetti simpatici e divertenti…che sia dovuto a tutti quei colori così allegri,e a quelle rifiniture tanto particolari?
Certo che matto re Rodolfo II…voleva la formula dell'eterna giovinezza!!!
Anche a me i luoghi cupi e buoi in cui povere persone venivano imprigionate e torturate mettono angoscia e una strana sensazione di sofferenza…tutto ciò che è oscuro e cattivo non mi piace!
Attendo il resto…mi stai mettendo una tale curiosità per questa città che non puoi neanche immaginare!!!
Ciao a presto…
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