Proprio a metà strada del nostro percorso troviamo una località che ci riporta indietro nel tempo. E’ un piccolo borgo adagiato su un colle con un fascino particolare, il fascino della semplicità.

Mentre si passeggia tra i suoi vicoli, il piccolo borgo colpisce per le sue chiese, i suoi palazzi e al tempo stesso si percepisce una quotidianità genuina, a tratti famigliare e forse è proprio grazie a questo quadro armonico che riceve il titolo di Uno dei Borghi più belli d’Italia.

Dopo aver alcolato il percorso i chilometri che dividevano il punto di arrivo a quello della partenza abbiamo pensato che dovevamo spezzare il viaggio. Dopo un’accurata ricerca trovo un nome sulla cartina posizionato in un punto ben preciso, proprio a metà strada del nostro itinerario. 

Siamo in Abruzzo e la cittadina è posta a una breve distanza dal casello autostradale dell’Adriatica, perfetto per il nostro programma. Dopo aver posato i bagagli nel B&B prenotato, ci ritroviamo poco dopo ai piedi della cittadina con le ali: Città Sant’Angelo.

La cittadina si trova sopra a un colle, mentre ci avviciniamo la strada sale leggermente, ai suoi piedi troviamo un viale dove lasciare l’auto. La salita è breve e dolce, chiacchierando non ci accorgiamo di essere arrivati in cima e guardando la piantina notiamo che  il piccolo agglomerato si sviluppa intorno alla via principale, corso Vittorio Emanuele. Ci sono parecchi ragazzi nei giardini della Villa Comunale, in particolare un gruppo di giovani scout sono impegnati con diverse attività. C’è molta gente anche in centro e un po’ ci stupiamo, siamo a metà settembre c’è ancora un buon numero di turisti, almeno così pensiamo. Poi, una volta arrivati davanti alla Cattedrale, scopriamo che è il giorno della festa patronale, infatti la Collegiata dedicata a San Michele Arcangelo è vestita a festa, una serie di luminarie addobba i contorni della torre campanaria e diverse personalità in alta uniforme sosta sotto il bellissimo porticato. L’interno è gremito di fedeli, usciamo e la nostra visita prosegue.

Inoltrarsi tra i vicoli stretti (rue) del borgo fa scoprire angoli inattesi come la sede del Comune, che si trova proprio dietro la Chiesa di San Francesco, un tempo edificato a convento, oggi mantiene ancora tutte le sue caratteristiche. Nutro una punta d’invidia verso gli angolani, girando per le vie tutto è molto tranquillo, si respira un’aria serena tra le mura del grazioso centro, invita a rallentare, ci sediamo su una panchina facendo due chiacchiere mentre osserviamo, un artigiano che chiude la serranda del suo negozio, i bambini che giocano lì vicino, i membri di una banda in costume che corrono, eh si c’è proprio un bel clima. Prima di ritornare ci affacciamo in un punto panoramico da cui si può vedere tutta la vallata sottostante, lo sguardo arriva fino al mare e la serata assume di colpo un aspetto romantico. L’indomani ci aspettano ancora centinaia di chilometri di viaggio ma non voglio lasciare questo panorama, voglio fermarmi ancora per imprimere a fondo l’attimo suggestivo. E’ stata una tappa intermedia inaspettata, ma quante meraviglie nasconde la nostra bella Italia!