Marina e il Perigord

Ho ricevuto un regalo da un’amica. Il mese scorso c’era un gran fermento riguardo alle vacanze. Marina, raffinata padrona di casa del blog La Tarte Maison, mi ha svelato la sua destinazione e da lì è nata una collaborazione interessante. Marina mi ha donato alcune perle del suo viaggio francese e ora le voglio condividere con voi. Questo è solo il primo racconto, ne seguiranno altri, e spero di leggerli insieme a voi.


Quando parti per un viaggio con il proposito di lasciare tutti i pensieri dietro alle spalle e l’intenzione di godere di ogni attimo di serenità e bellezza che la vacanza ti può offrire, beh, il ritorno è molto simile ad una scossa elettrica. Raccontare bene di questi 10 giorni trascorsi in terra francese non è facile, non tanto per la cronaca del viaggio quanto per le sensazioni che mi hanno lasciato. Ma cercherò di riassumere entrambe le cose. Questa vacanza si è concentrata in una zona della Francia che il turismo italiano conosce poco (almeno a giudicare dagli italiani incontrati e dalle facce dei conoscenti ai quali abbiamo comunicato la destinazione ;)) ma che le famiglie francesi amano molto. Il territorio del Perigord, a nord del corso della Dordogna, è nel cuore della Francia del sud-ovest. E’ la Francia dolcemente rurale, ricca di vegetazione e di fiumi lenti e navigabili. E’ il territorio francese in cui sono state ritrovate il maggior numero di caverne preistoriche che conservano graffiti e pitture rupestri. Il Perigord è anche cuore gastronomico: da qui arriva il foie gras e il tartufo nero che viene messo sulle tavole dei ristoranti più importanti della nazione. Giusto per darvi l’idea di quante cose siano concentrate qui!

 
 
Noi abbiamo soggiornato a Sarlat la Caneda da dove in poco tempo era possibile raggiungere i siti preistorici e le città più graziose. La stessa Sarlat è fra le più belle città francesi che io abbia visto, ricca di piccoli vicoletti immacolati, costeggiati da abitazioni medioevali in pietra arenaria e tetti rivestiti di piccole lastre di pietra scura o di argilla che le danno un aspetto caldo e suggestivo.
 
 
 
 
Sarlat è anche la sede di un ricco mercato alimentare che si svolge il mercoledì e il sabato. Per chi come me segue il profumo del buon cibo ovunque si trovi questo mercato è paragonabile al mondo dei balocchi: pane, formaggi, foie gras, frutta (mai visti tanti lamponi in vita mia!) e verdure. Che il cibo sia un elemento importante lo dice anche il fatto che il mercato coperto cittadino sia stato ricavato all’interno di una chiesa, restaurata da uno dei più importanti architetti francesi, Jean Nouvel  (vd l’Istitute du Monde Arabe a Parigi).
 
 
Noi non ci siamo limitati a guardare, abbiamo acquistato un po’ di tutto e una sera ci siamo fermati nel b&b dove abbiamo cenato sul terrazzo della cucina comune: Monbazillac (vino bianco) ghiacciato, pane croccante, foie gras e formaggi caprini… pura poesia!
 Testo e foto di Marina

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17 pensieri su “Marina e il Perigord

  1. Pingback: Cosa non mi perderei a Parigi. | Partosoloconte

  2. Complimenti per la bell'idea di ospitare il diario di Marina in Perigord! E' una zona fantastica che conosco bene. Ci sono tornata anch'io quest'anno, per vedere le ultime cose che restavano “invisitate” dai viaggi precedenti. Ma è rimasto fuori ancora qualcosa..proprio il Gouffre de Padirac! Ho apprezzato anche il blog di Marina, che o raggiunto volentieri e terrò come riferimento culinario

    Ciao a entrambe!!

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  3. Ottima idea quella di ospitare il racconto di viaggio di un'amica blogger.
    Che bei posti che ha visitato Marina!Per voi che abitate al Nord è facile raggiungere queste località fuori dal turismo di massa. Bisogna andarci con il treno o con la macchina.Marina è anche una bravissima fotografa e devo confessare che mi ha fatto venire l'acquolina in bocca quando ha cominciato a descrivere le bontà culinarie della zona. Attenderò con piacere le altre pillole del suo viaggio. Un caro saluto a Marina con la quale mi complimento anche per lo stile con cui ha voluto condividere con noi questo diario di viaggio. Un abbraccio a te , cara Tiziana.

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  4. Mi ero perso a fantasticare in questa atmosfera (tra l'altro mi è venuta subito in mente la casa delle civette a villa Torlonia)..per poi ripiombare nella realtà di un attacco di fame all'idea del pane croccante coi formaggi caprini!!

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  5. Che bella questa collaborazione, gentilissima tu Tizi che offri il tuo spazio, carinissima Marina che ci racconta il suo viaggio e le sue sensazioni…non vedo l'ora di leggere il resto, i posti sono meravigliosi e molto romantici…
    A presto a tutte e due!

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