Gli animali dei miei viaggi.

Il senso dei miei viaggi
L’iniziativa – Il senso dei miei viaggi – proposta da Monica di Viaggi e Baci, ha appena compiuto un anno. L’iniziativa è rivolta a tutti i viaggiatori e proprio per festeggiare l’evento l’appuntamento di questo mese è stato presentato in modo differente. Monica ha fatto scegliere il tema direttamente ai partecipanti e dopo aver fatto la conta delle proposte in elenco, la scelta è stata: gli animali dei miei viaggi.
Se volete partecipare anche voi leggete il regolamento.
Pensavo che avrei avuto difficoltà a interpretare il tema di questo mese. Non riuscivo a ricordare se nel mio album ci fossero foto di animali, invece tra le migliaia di immagini stipate dentro a una montagna di file la scelta è stata varia e alla fine ho trovato quel che cercavo.
Si sa, quando si viaggia abbiamo la possibilità di fare incontri straordinari e quando capita di trovarci di fronte agli animali conviene sempre fermarsi e guardare, da loro c’è sempre da imparare. Ecco i miei tre episodi con le relative tre foto. Solo tre foto, come da regolamento, altrimenti Monica si arrabbia e diventa come il soggetto della mia seconda foto.
FOTO 1 
Si va con amici alla scoperta dell’Engadina e ci spingiamo fino Saint Moritz, rinomata località di villeggiatura che si vanta di avere il sole 322 giorni all’anno. Non so come siano stati gli altri giorni ma la giornata scelta per la nostra escursione era splendida. La cittadina si specchia sul lago omonimo dalle acque di un blu intenso. Mentre passeggiamo sul sentiero che lo circonda, veniamo rapiti da una scena molto tenera. Un mamma uccello, di cui non conosciamo il nome della specie, nutre la sua cucciolata sul nido costruito sull’acqua. Questa scena ha i suoi spettatori, una piccola folla silente assiste alla “poppata” dei piccoli pennuti a bordo lago, mi sembra quasi di essere invadente, ma allo stesso tempo la scena, così straordinaria nella sua semplicità, mi cattura a tal punto che ci fermiamo per qualche momento.

FOTO 2
Una tranquilla gita tra i monti in bella compagnia ci fa fare un incontro che non mi sarei aspettata. Si decide di prendere la funivia per salire più in alto. Si passeggia, non c’è molta gente, si parla del più e del meno, il panorama è spettacolare, alle spalle del mio interlocutore intravedo qualcosa muoversi a terra. Ci avviciniamo con le dovute precauzioni e ci rendiamo conto che è una vipera. Non ne avevo mai vista una così da vicino.  Dopo qualche istante di curiosa attrazione a debita distanza, riprendiamo la nostra strada, noi di qua, lei dalla parte opposta… confesso il mio terrore verso questi animali.
 FOTO 3
Sulla grande piana di Campo Imperatore, chiamata anche il piccolo Tibet d’Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, a 1600 metri di altezza ci sono cavalli allo stato brado. E’ una grande gioia restare a guardare queste creature pascolare e correre libere per le grandi distese in questo fantastico paesaggio deserto, ti fa venire la voglia di correre insieme a loro. Liberi come dovrebbero essere tutti gli animali. Liberi di essere trattati con più dignità. Liberi di non essere sfruttati, maltrattati, abbandonati. Liberi di vivere una vita serena.
Se solo ci fosse più rispetto.
Ringrazio Monica che ogni volta mi aiuta a scoprire
Il senso dei miei viaggi e…

22 pensieri su “Gli animali dei miei viaggi.

  1. Pingback: I momenti sacri dei miei viaggi | Parto solo con te

  2. ma grazie Alessandra per averci suggerito il nome di quella mamma, grazie davvero. Quanto hai ragione riguardo alla povera vipera, il problema è mio, ho molto rispetto per tutti gli animali ma purtroppo non riesco a mantenere un adeguato distacco quando mi trovo davanti a creature del tipo, serpenti, ragni, insetti in genere 😦

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  3. Luna, dovevi vedere la scena: saremo stati una decina, una decina di persone in assoluto silenzio che si muovevano al rallentatore per non disturbare questa mamma premurosa che si prendeva cura dei suoi piccoli. Che spettacolo. Brividi anche per me per la povera vipera. Un abbraccio.

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  4. Bellissimi incontri mi ha colpito quello dei cavalli allo stato brado in Abruzzo. Credo che un cavallo brado, come il delfino in mare, dia un senso di libertà e potenza infinito.
    Le vipere purtroppo io le conosco bene, ne incontro diverse ogni anno anche intorno a casa (una volta me la sono trovata sulla cassetta della posta, mentre prendeva il sole) e le conosco bene.. sono una ragazza di campagna 😉

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