Marostica, si scende.


Una delle ipotesi sull’origine del suo nome fa riferimento a qualcosa di molto amaro ma non c’è mai stato nulla di più dolce come ritrovarmi a Marostica in quel fine settimana trascorso all’insegna dell’allegria. Si perché, se dovessi sintetizzare la mia esperienza a Marostica con tre parole sarebbero:

sorrisi
sorprese
spettacolo

Nel tardo pomeriggio, al nostro arrivo (mio e di Piero) a Marostica, Monica è già lì che ci attende alla fermata del bus armata di fotocamera, sarà il primo clic di un’infinita serie. Baci, abbracci e si parte. Ci vuole poco, dopo pochi metri siamo già in piazza Castello, passiamo veloci accanto alla famosa scacchiera e Monica mi indica la colonna con il leone.

Una volta messo piede in hotel la percezione è di familiarità e di garbo, Alberto ci accoglie con un gran sorriso. Comprendo ora l’orgoglio di Monica quando descrive il suo bellissimo albergo, la cura e l’amore che hanno messo tra quelle mura si può sentire. La camera è elegante, sobria, i colori tenui, il soffitto in legno, tutto tende al relax. Oggi è un raffinato boutique hotel ma i documenti testimoniano che la sua storia iniziò già dai primi del Settecento come locanda al servizio dei cavalieri di passaggio.

Ed ecco i primi abbracci con le amiche, qualcuno sognato da tanto tempo, il gioco divertente fu quello di tentare di riconoscerci senza avere il titolo del blog come riferimento. Per la verità la cosa che ha caratterizzato fin da subito questo incontro sono state le tre squadre: le blogger, i mariti delle blogger e i piccoli al seguito. L’approccio delle signore è subito spontaneo, allegro, complice. I mariti, quelli meno intraprendenti, sulle prime si fanno avanti intimiditi, pensano ai bimbi mentre le mamme chiacchierano tra di loro, si tengono in disparte forse chiedendosi se hanno fatto la scelta giusta volendo accompagnare le consorti in questa occasione. I bimbi invece, con meno problemi di noi, giocano tranquilli. Per farla breve, più i minuti avanzano più la tensione cala e alla fine di questa esperienza i mariti diventeranno co-protagonisti a tutti gli effetti. Grazie alla maestria di Monica in questa occasione tutti sono coinvolti, inoltre alcuni mariti avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica che li divertirà tantissimo. Primo, fra tutti i sorpresi, forse è proprio Riadh, comandante in seconda alla guida di questa allegra brigata, il pazientissimo marito di Monica: sembra sinceramente divertito da questa allegra invasione.
Nel frattempo, dopo tanti sorrisi, arriva l’ora di cena e ci incamminiamo verso il locale prenotato per noi. Non un locale qualsiasi ma uno dei locali storici della regione Veneto. Da oltre cento anni l’antica osteria è presente nel borgo e una volta entrati ogni dettaglio riporta a quel periodo. L’ambiente è molto caratteristico, ed è come entrare in una casa agli inizi del Novecento: il calore del camino a legna ne esalta la suggestione.

Le blogger approfondiscono le conoscenze, i mariti si lasciano alle spalle i timori, tutto ci trasporta verso una piacevole convivialità. Il menù che ci viene proposto mantiene i sapori tipici del territorio con i suoi piatti tradizionali: strepitosi i bigoli al ragù d’anatra e poi coniglio, polenta, erbette. Per finire arriva sulla nostra tavola un mix di dolci della casa: un delicato salame di cioccolato, un interessante ricetta dalle origini antiche la “putana” e ancora prugne di indescrivibile bontà. Vi chiederete perché non ci siano i dolci in questo collage, perché da gran golosa c’ho pensato solo dopo, abbiate pazienza.

La serata continua, il tempo passa velocemente, al nostro tavolo si aggiunge ancora qualcuno, Ale e la sua tenera piccola. Mentre le parole si intrecciano tra storie, esperienze, racconti di viaggi e di vita, una bimba porta un dono alla sua mamma, esprimendosi con gran talento. La cena termina, lasciamo il locale.

Io e Piero vogliamo concludere la serata con una passeggiata in piazza Castello.
Tra le luci soffuse dei lampioni, la piazza è deserta e la facciamo un po’ nostra, pochi passi e ritorniamo in hotel.
La giornata di sabato sarà ricchissima di sorprese.
Vi aspetto per il seguito.
 
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Notizie utili:
Albergo Due Mori – corso G. Mazzini 73/75 – Marostica (Vi)
Osteria Madonnetta – via Vajenti 21 – Marostica (Vi)

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27 pensieri su “Marostica, si scende.

  1. Pingback: A Villa Godi per giocare con il Palladio | Partosoloconte

  2. Ti capisco perchè anch'io ho vissuto questa esperienza. Ambra creò dei badge con il nostro nome ed il titolo del blog per l'occasione ( compresi i mariti) e così potemmo conoscerci più facilmente.
    Scusa la latitanza ma ho avuto da fare in questo periodo.
    Buon fine settimana.

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  3. Ma che belle parole Tiziana! Riesci sempre ad esprimere con delicata nostalgia le emozioni che tutte abbiamo provato in quel weekend…
    E ancora una volta mi accorgo con piacere che tutte abbiamo vissuto quei momenti con tanta intensità….

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  4. Ciao Tiziana, deve essere stata davvero un'esperienza molto bella e intensa si sente da come ne scrivi.
    Complimenti per le belle fotografie, in particolare le notturne che trovo molto romantiche.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

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  5. Che bella questa esperienza! Avrei voluto tanto partecipare anch'io ma il lavoro mi ha tenuta bloccata. Spero che ci sarà occasione di conoscerci di persona… Intanto aspetto il resto del racconto! (Che hotel meraviglioso!)

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  6. E' bello leggere le diverse versioni dello stesso WeekEnd! Ognuna ha evidenziato qualcosa di particolare ma una cosa accomuna tutte: l'ammirazione e la riconoscenza a Monica e Riadh per tutto quello che hanno fatto!

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  7. Grazie Tiziana! Davvero un bel racconto, sembra una favola…e grazie per avermi nominata insieme alla mia piccola! sappi che mi sei rimasta nel cuore anche tu e non vedo l'ora di organizzarci presto per poterci rivedere e chiaccherare. Un abbraccio forte forte…

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