La pronuncia è importante.

le-gaffe-in-viaggio-design-and-photo-by-Tiziana-Bergantin-1BOps… le gaffe in viaggio.
 
Ad inaugurare la nuova simpatica rubrica è Erikache ha colto in pieno lo spirito dell’iniziativa e ci regala una divertente gaffe consumata nei giardini di una prestigiosa università parigina.
Il fattaccio succede alla Sorbona di Parigi
Luogo del misfatto: i giardini dell’ateneo
Protagonista: Erika
Ho viaggiato tanto e, quando ero molto giovane, avevo fatto un un viaggio a Parigi con una mia compagna di Università. Nell’estate del 1970 avevamo deciso di andare  a trascorrere un mese  a Parigi per fare delle ricerche, inerenti le nostre tesi, alla Sorbona. La  mia riguardava un’opera di André Gide.
Alloggiavamo alla Cité Universitaire  e, quando nel pomeriggio si trascorreva qualche ora sui prati  del collegio, sotto un tiepido sole, mangiando una fetta di crostata alla frutta, si aveva la possibilità di incontrarsi con studenti provenienti da tutto il mondo. Mi ricordo che facemmo amicizia con una ragazza trentina che suonava la chitarra. Intorno a noi francesi, magrebini, vietnamiti, giapponesi,  arabi, inglesi, iraniani……gente di tutti i colori. La lingua che ci permetteva di parlare era, naturalmente, il francese. A quei tempi l’inglese non era riuscito ancora ad avere il sopravvento.
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Un pomeriggio come tanti, un ragazzo vietnamita,  a cui piaceva la nostra amica, le si avvicinò e le disse: “Tu es la poubelle!” Avrebbe, invece,  dovuto dire: “Tu es la plus belle!”  Il  dittongo OU si legge U  in francese e quindi pubel ( la e finale è muta). La seconda  plubel.  Dal punto di vista fonico le due parole sono quasi simili. Grammaticalmente parlando il primo è un sostantivo ed il secondo un aggettivo. Ma il vietnamita aveva fatto una grossa gaffe perché era il significato che cambiava. Poubelle significa Pattumiera mentre Plus belle significa Più bella. Seguì una fragorosa risata  da parte  nostra. Questa gaffe non me la sono più scordata e, poiché poi diventai insegnante di francese, spesso la portavo come esempio ai miei studenti sottolineando che bisognava  prestare attenzione alla pronuncia che spesso veniva  sottovalutata.
Erika           

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Gaffe a gogò:

17 pensieri su “La pronuncia è importante.

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  5. Ahahahahahah questa è proprio carina e le vignette come sempre superlative!
    Quando avevo 13 anni, nel mio primo viaggio studio a Londra, dormivo in casa di una signora condividendo la stanza con un'altra ragazza italiana. Ogni mattina la tipa veniva a budssare per svegliarci e con accento britannico urlava “Mo'ni'gr”. O almeno io per 15 giorni la capivo così …
    Poi un giorno dico alla mia compagna “ma perchè cavolo quando viene a svegliarci chiama solo me?”
    E lei mi risponde “guarda che dice “Mornin' girl” …

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  6. Ah ah, carina! La mia insegnante di inglese raccontava sempre che da giovane mentre stava ballando con uno, gli ha chiesto: “Why do you smell?” anzichè “Why do you smile? Lui pensando di puzzare ha smesso subito di ridere…e anche di ballare con lei!

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