Adios Barcelona

Siamo arrivati all’ultimo post che racconta del nostro viaggio a Barcellona. Il soggiorno si è concluso con una tazza di latte e caffè e un dolce, in un vecchio, tipico cafe sotto casa, un locale non alla moda, non per turisti, ma per lavoratori. Lì scopriamo una colazione un po’ diversa dalla nostra solita.
Lo sguardo del barista era tra l’interrogativo e lo scocciato “Che ci fanno questi qui a quest’ora?” sembrava voler dire, avevamo interrotto la sua routine quotidiana entrando nel locale. Dopo aver servito in fretta quanto avevamo ordinato, proseguì con le portate per i suoi clienti abituali. Non abbiamo capito bene, ma sui tavoli dei signori in tenuta da lavoro si vedevano piatti cucinati con cipolla (l’aroma era quello), c’erano uova, bicchieri di vino, alle 08.00 della mattina!  E’ stato insolito salutare Barcellona in un momento extra-turistico, mischiandoci tra i cittadini che lavorano.
Ripresi i bagagli nell’appartamento, ci siamo avviati all’aeroporto. Vi lascio ancora alcune immagini prima di finire.

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Adios Barcelona.

 
 

53 pensieri su “Adios Barcelona

  1. *Marina Io ho visitato la parte appena poco più a nord della Dordogna.

    SAINTES
    bella città sulle rive del fiume Charente ho un bellissimo ricordo di questa città. Ho ammirato la sua austera Cathédrale Saint-Pierre e le vie dove si passeggia volentieri. Ricordo anche un delizioso negozio di antiquariato e la sua coltissima proprietaria. La gentilissima signora parlando un discreto italiano, ci ha piacevolmente trattenuti per un oretta, parlando dell'Italia a lei cara. Queste sono le cose che amo di più quando viaggio.

    COGNAC
    cittadina carina. Nei dintorni abbiamo visitato una bellissima e antica azienda produttrice del famoso liquore, da vedere l'enorme albero nel cortile (speriamo che ci sia ancora) ovviamente abbiamo portato a casa alcuni ricordi…

    ANGOULEME
    Lì ahimè, abbiamo soggiornato in un pessimo ostello, ma la città merita una visita. Città fortezza di grande importanza storica. Una nota curiosa, da vedere il museo “Musee de la Bande Dessinee” museo nazionale dei fumetti e delle immagini.

    LIMOGES
    città famosa per le sue porcellane e non solo, ci sono passata di fretta, ma ci ritornerei per approfondire.

    Mi spiace cara, ma la tua zona non la conosco. Ti posso dire che dal punto di vista naturalistico la parte sud offre dei bellissimi panorami. Ciao Marina, mi piace il tuo itinerario, j'adore la France

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  2. Mi sono appena collegata… dunque cara Tiziana la regione è la Dordogna, Francia sud occidentale. Le zone in cui ci muoveremo sono quelle del Perigord, famose per le grotte preistoriche con ancora le pitture rupestri… con una tappa forse a Tolosa e a Carcassonne.
    Stavo proprio cercando info su queste città.
    Un abbraccio gigante

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  3. Ciao Tiziana, posso approfittare della tua cortesia? Il prossimo viaggio sarà in Francia (ma va?) e per la precisione Dordogne… hai qualche consiglio o suggerimenti? Mi fido di te…
    Un abbraccio e buon we

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  4. *Erika pensa che le mie origini sono venete. Non sapevo di queste abitudini. Grazia cara Erika

    *Rogerio-Glorinha
    Bem-vindo e grazie. Purtroppo non parlo portoghese. Sono andata a vedere il vostro blog ed è molto carino. Buon w/e a voi

    *Costantino
    ti ringrazio io, a presto

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  5. Grazie del bel tour che ci hai fatto fare con te a Barcellona, cara Tiziana. Per quanto riguarda la colazione tu, che abiti al nord, dovresti conoscere le abitudini dei veneti che la mattina non bevono il caffè ma un calicetto di vino bianco accompagnato da un ovetto alla coque. Buon fine settimana.

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  6. mi dispiace che siamo già al momento del ritporno… è sempre il momento più brutto di un viaggio… c'è la gioia di quello che si è vistto e che si è vissuto, ma c'è anche il saper di dover tornare alla routine…
    in questo post, ahimè, c'è anche quelle sensazione…. ma i bei ricordi restano… e tu in queste foto ci vedi molto di più… nei tuoi ricordi hai anche tutto quello che c'è oltre i margini della foto e tutto il resto

    ^____________^

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  7. *Exo…..ops non so per quale motivo, ma mi era sembrato che…ti chiedo scusa.
    Lo dicevo che era tosta questa donna, senti qua. E l'altra 100 anni apperò! E mi sa che Pirandello avrebbe avuto mille spunti di successo. Buona giornata Exo

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  8. *Paolo ma quanto sei gentile. Grazie a te e buon viaggio, tieniti in contatto mi raccomando.

    *Tiziana sono contenta che ti piaccia, ho pensato di farne altri. Sono una pasticciona sai. Grazie

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  9. # Tiziana:

    Mia nonna è viva, ma invalida. Ha l'osteoporosi. Ha dato tutto quello che poteva senza mai curarsi e si è bruciata l'esistenza. E' terribile dover dipendere per andare in bagno o alimentarsi. Una volta è caduta dalle scale con una sedia in mano, era forse sui sessanta e rotti, forse di più, si è fratturata le costole e non è voluta andare all'ospedale. Si è rimessa in piedi, ci ha fatto sedere per pranzo, avevamo un ospite e si è messa a servirci.

    Anni dopo, quelle costole rotte e mai rimarginate, con l'osteoporosi, le hanno permesso di avere i farmaci gratis. Infatti gliel'ho detto: “Tu sì che sei fortunata, con due sole costole scassate ti danno i farmaci gratis. Pensa se non te le rompevi o ti facevi curare, adesso avresti dovuto pagare!!! Sei un genio! L'hai fatto apposta. A me lo puoi dire, l'hai fatto apposta per non pagare un giorno le medicine, io ti conosco, l'hai fatto apposta”.

    L'ho sempre massacrata così, per trent'anni le ho ripetuto che sarebbe finita sulla sedia a rotelle se non si curava. I nostri vecchi non erano solo tosti di corpo, ma anche di cervello!!!

    L'altra mia nonna che se n'è fregata sempre di tutto e di tutti, muori tu e vivo io ha invece 100 anni e sei mesi ed è autosufficiente.

    Morale: se non ti curi, ciò che (credi) di dare agli altri, un giorno avrai bisogno di fartelo ridare con gli interessi (assistenza continua). Spendersi troppo per gli altri non fa altro che danneggiarli alla lunga.

    Se Pirandello avesse conosciuto la mia famiglia avrebbe scritto il doppio delle opere in metà tempo.

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  10. *Exodus Più mi racconti e più mi piace la tua famiglia. La tua nonna doveva essere una tipa tosta. Poco importa se ha confuso la destinazione, ma la determinazione per cui intraprese quel lungo viaggio è ammirevole. I nostri vecchi affrontavano ostacoli che oggi nemmeno possiamo immaginare.
    Non conoscevo la storia di Angelo Musco, davvero divertente. Grazie per le tue belle storie.

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  11. # Tiziana,

    si mia nonna, che ha vissuto lì venti e più anni, ripeteva a tutti la stessa cosa: “Parigi è bella per visitarla ma lavorare e viverci è un'altra cosa”.

    E' andata una volta al ristorante, c'ero anch'io, avevo forse cinque o sei anni, e ricordo che ho mangiato il dolce al cioccolato. L'ha trascinata sua figlia. Poi un'altra volta, per il matrimonio della stessa figlia. Poi basta.

    Quando è arrivata a confuso la “Gare de Lyon” (una delle fermate principali di Parigi) con la città di Lyons. Quindi invece di andare a Parigi è andata a Lyon. Era appena arrivata, con due bambine e non parlava francese. Si è cominciati proprio bene! (A proposito: mia nonna è quella ragazza che nel mio racconto “Il Don” se n'era fujuta col pazzoide, il quale è mio nonno. La bambina che aveva ripreso mangiare salvandosi dalla morte, invece, aveva già diciotto anni ed era andata già prima a raggiungere il padre genio incompreso. Dopo qualche anno avrei cominciato a tirar calcioni nel suo grembo, mi rimprovera ancora).

    Sai la storia di Angelo Musco, commediante teatrale siciliano, il quale arrivato a Parigi, sempre alla Gare de Lyon comincio a dire a chiunque incontrava “curnutu” (cornuto). Ad un certo punto si trovo sollevato da terra, sospeso a mezza'aria e quasi strozzato da un energumeno. col filo di voce che gli restava in gola, paonazzo e coi capelli ormai ritti in testa riuscì a dire, in dialetto: “Finalmente un paesano, mi sono perso e non mi capiva nessuno. Mi puoi aiutare?”.

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  12. *Exodus Il contesto è basilare per il giudizio sulle cose. Tu parli della banlieue, io parlo della zona turistica, è chiaro che i pareri sono contrastanti, ma sia tu che moi abbiamo ragione. Le mie visite alla capitale francese, effimere se vuoi, mi hanno regalato momenti indimenticabili.
    Un abbraccio

    *Sibilla adiós = arrivederci ciao cara

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  13. “A parte il fatto che io ci andrei ad abitare, i tuoi amavano essere a Parigi per lavoro?”

    Alle donne no, loro desideravano il sole siciliano. Mio nonno era sordo, non socializzava molto, avendo i suoi hobbyes ha praticamente condotto la stessa vita a Parigi come in Sicilia. Mio padre sentiva la mancanza degli affetti. Io sono rimasto lì dieci anni. Nessuno è rimasto.

    Io a Parigi non vivrei, nella banlieue (periferia) sì. Certo occorre considerare che se cerchi una vita tranquilla, “in decrescita”, non è il luogo ideale. Per vivere e lavorare, se ne vale la pena dal punto di vista retributivo, si.

    E' molto malinconica, se sei un tipo solare, meglio… Barcellona!

    Ciao!

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  14. *Paola non sono modelle ma manichini. Hai presente Avinguda del Portal de l'Àngel (parallela alla Rambla) ecco in quella bella zona pedonabile ci sono molti bei negozi, tra cui questo grande H&M. Credo anche che i negozi vadano e vengono, in queste città devono stare al passo con la moda e i rinnovi saranno continui. Ciao cara

    *Marifra Il mondo del blog è una rivista di viaggi moltiplicata all'infinito. Trovi tutto quello che vuoi. Ciao cara e grazie.

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  15. *Exodus Le due facce della medaglia, sarebbe interessante conoscerle entrambe.
    A parte il fatto che io ci andrei ad abitare, i tuoi amavano essere a Parigi per lavoro?

    *Sabrina Grazie sei molto gentile, mi fa piacere avervi tenuto compagnia.

    *Ila Non ti preoccupare, anch'io in questo periodo ho poco tempo da dedicare al blog, perlomeno non quanto vorrei. Un bacio

    *Giulia Tesoro dopo questa spolverata, 2 biglietti e viaaa si vola a Barcellona. No, mi spiace, Madrid mi manca (per ora)

    *Giappone Mon Amour さようなら (spero che voglia dire arrivederci)

    *Nega..Grazie sei un tesoro.

    *Sara Le nostre abitudini italiane sono ben precise -Cappuccio e briosc- è la colazione scontata.
    Quella colazione loro mi ha un po' lasciata…dubbiosa.

    *Carolina Benvenuta è una città piena di stimoli.

    *Andrea Grazie a presto

    *Cosimo Si arrivederci ciao Cosimo.

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  16. Già, la loro colazione… io non sono mai riuscita a farla, mentre i miei uomini se la son sempre guastata alla grande!!

    Bena dai.. altro giro, altro racconto! Alla prossima!
    Un abbraccio!
    :-))

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  17. Ciao Tizi…peccato sia finito!
    Ma secondo me più che un addio mi è sembrato un arrivederci…che dici????
    Scusa ma son sempre di corsa ancora!!!
    Ciao a presto con più calma spero 🙂

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  18. “Ci è molto piaciuto salutare la Barcellona vera, quella dei cittadini che lavorano.”

    E' sempre così, la realtà da un lato, i sogni da un'altra. La mia famiglia ha vissuto vent'anni a Parigi, credo che abbiano solo lavorato.

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